Può un albergo emanare un fascino così avvolgente?

Un nuovo appuntamento vestito di giallo, all’insegna del mistero e dell’indagine che tocca l’Albergo Italia, un hotel di altri tempi, scritto dalla penna illustre di Carlo Lucarelli.

Siamo in Eritrea ai tempi delle colonie.

“Era proprio così, l’Italia. Metà pulita metà marcia”. Ma per scoprirlo serviva l’ironia e la sapienza del più imprevedibile detective mai inventato: lo Sherlock Holmes dell’Abissinia, Ogbà, ad accompagnarsi con il capitano Colaprico dei regi carabinieri di Asmara.

Leggerezza palpabile fra le righe, gioia di narrare una storia diversa, con allegra malizia.

Cadute nelle indagini e subito riprese, senza deprimersi, cercando la soluzione.

E ancora dame, prostitute, scienziati forse ciarlatani, furieri furfanti, magri camerieri al limite del possibile.

Un intreccio di lingue e dialetti che contornano e allo stesso tempi dipingono l’opera artistica dell’Albergo Italia.

Carlo Lucarelli fa un quadro di questo hotel, l’unico di Asmara, inaugurato, neanche a dirlo, con un cadavere!

IL Blog di Horti di Giano vi invita alla lettura in questo tour che andrà a sfidare la ruota che gira attorno agli alberghi della morte, sui quali prossimamente vi racconteremo una storia vera avvenuta a Roma, in uno, o forse due alberghi vicino alla Stazione Termini. Chi lo sa cosa attende i lettori del nostro blog?

Basta attendere l’articolo giusto e lasciarsi trasportare dalle parole! A presto!

Genere: giallo
Edito: Einaudi (2014)
Prendi la tua copia di Albergo Italia

di Simone Colaiacomo

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