Quante creature strane popolano il nostro mondo? Basterebbe raggiungere le montagne della follia per avere un incontro ravvicinato con loro…

Vogliamo tornare sulle orme del maestro dell’horror: lo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft, che abbiamo già recensito in occasione del racconto L’orrore di Dunwich.

Il viaggio che stiamo per compiere si dirige verso l’estremo sud, dove la sua fantasia ha saputo genera Alle montagne della follia (titolo originale At the Mountains of Madness), che nelle versioni attuali è diventato più semplicemente Le montagne della follia.

Questo testo è stato indicato come il precursore di un genere specifico di racconti basati sulle storie di spedizioni alle regioni polari.

Altri testi affini sono ArticoLa cosa da un altro mondoIce Station.

Anche il grande schermo ha offerto film come Alien vs Predator, giusto per citarne uno, che rimanda ad ambientazioni simili.

Era il 1931 quando Lovecraft scrisse questo racconto appartenente alle sue storie horror, pubblicato però 5 anni dopo a causa di diversi rifiuti dagli editori che lo stavano per portare – assurdo il solo pensarlo -. Stava infatti per prendere la decisione di interrompere la sua carriera di scrittore.

Per fortuna ciò non è accaduto, e i suoi racconti hanno potuto continuare a nascere e diffondersi per ingannare la nostra fantasia.

La trama racconta di sedici esploratori in viaggio verso il Polo Sud. Alcune interessanti scoperte geologiche li conducono in una caverna all’interno della quale trovano perfettamente conservati diversi esseri mostruosi rimasti congelati per milioni di anni. Sembrano creature anfibie, ma la caverna si trova in cima a una gigantesca catena montuosa, forse la più alta della Terra, dove delle visioni si manifestano stranamente davanti a tutti i presenti.

I cani delle slitte degli esploratori sembrano essere inferociti, come se volessero aggredire quelle strane e antiche creature nascoste nelle montagne. Gli uomini decidono quindi di costruire un recinto per i cani fatto di ghiaccio, lontano dal campo base.

Le creature vengono da loro chiamate Antichi.

Il gruppo dello scopritore, il professor Lake, interrompe però le comunicazioni con il campo base nei pressi di queste montagne della follia, così alcuni esploratori decidono di verificare cosa fosse accaduto, ma giunti al campo trovano tutti morti, uomini e cani. Le creature sembrano scomparse.

Con un aereo si dirigono verso le montagne della follia, e oltrepassandole, scoprono una grande distesa che presenta i resti giganteschi di una città ciclopica, apparentemente aliena e avanzata rispetto alle tecnologie terrestri. I resti della città degli Antichi è al centro di questa narrazione di storie della paura che noi amiamo raccontarvi e invitarvi a leggere!

Naturalmente, come è nello stile Lovecraftiano, l’orrore continuerà a tormentare i protagonisti senza lasciarli mai più in pace. La natura dell’universo si dimostra angosciante al punto che il libro sembra quasi essere una narrazione reale del capo della spedizione volta a scoraggiare futuri visitatori delle montagne della follia. Mostruosità ancestrali abitano quelle terre sperdute, forse sarebbe meglio non disturbarle.

Ma chi sono queste creature aliene?

Sono gli Antichi, noti come Quelli-di-prima o anche come Cose Primordiali (i nomi originali sarebbero infatti Elder Things oppure Elder Ones). Questa razza extraterrestre è filtrata dalle stelle quando la Terra era molto giovane, per colonizzare il nostro pianeta in un periodo compreso tra uno e quattro miliardi di anni or sono. A dispetto del nome, però, non appartengono alla categoria dei Grandi Antichi raccontati da Lovecraft, poiché in guerra con il loro grande sacerdote, Cthulhu.

La loro prima e più consistente apparizione si ha in questo romanzo di H.P. Lovecraft, Alle montagne della follia.

Qualche curiosità cinematografica: Guillermo del Toro ha raccontato le 2017 che ebbe alcune difficoltà nel portare sul grande schermo la storia narrata ne Le Montagne della Follia.

Avrebbe voluto realizzarne un film horror vietato ai minori, ma dopo un decennio la situazione non ha ancora avuto lo sperato lieto fine.

Genere: horror
Edito: Vari editori (prima edizione 1936)
Prendi la tua copia di Le montagne della follia

di Simone Colaiacomo

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