Che fine ha fatto Mr Y. è un libro che può aprire le porte dell’allucinazione.
Quando ho letto questo romanzo sono rimasto colpito dalle dinamiche che l’autrice è riuscita a intrecciare.
Uscito in lingua inglese nel 2006, la traduzione italiana è dell’anno successivo.
Ariel Manto è una studentessa della British University e si trova a partecipare ad eventi inspiegabili: il suo professore sparisce, l’università crolla davanti i suoi occhi, un libro maledetto le finisce tra le mani quando entra in un negozio di libri usati.
Sarà proprio questo libro a cambiarle la vita.
Che fine ha fatto Mr Y. è stato scritto dallo scienziato Thomas Lumas che nel XIX secolo effettuava esperimenti sui poteri della mente.
Il libro sembra in grado di trasportare il suo lettore nella Troposfera, in un viaggio nel tempo e nello spazio, penetrando le menti delle persone.
Conoscenze e pericoli si alternano, inseguimenti e ricerche tra fantascienza e thriller, in cui non mancano ricercate componenti della scienza, dalla fisica alla psicologia, dalla filosofia alla teologia.
Un dialogo sulla creazione, su questo grande universo, generato da un Dio o scaturito dal Big Bang?
Coscienza e linguaggio sono collegate? Il linguaggio quanto può essere preciso? La parola è estensione del nostro essere, e la preghiera non è forse parola diretta al divino?
Siamo noi a creare ciò che ci circonda? Numeri e parole sono la chiave di tutto?
Domande. Molte, e le risposte potrebbero scivolare tra le pagine di Che fine ha fatto Mr Y.
Intriso di letteratura, con dialoghi su Deridda, Camus, Baudrillard, Lumas e tanti altri, incuriosisce, affascina, coinvolge.
Qualcuno ha paragonato questo romanzo di Scarlett Thomas a un moderno Alice nel paese delle meraviglie, e in parte ha ragione. Una storia che sa assorbirti e ti calamita al suo interno alternativo, incomprensibile, capovolto.
Soprattutto fa pensare a questo mondo che muta di continuo e che non sempre si mostra per quel che è. Si nasconde alla nostra quotidianità, muta nel tempo e nello spazio, e ci adattiamo a quel che vediamo troppo facilmente.
Sarà giusto così, o forse dovremmo scuoterci un po’ e cambiare le nostre vite?
La parola-chiave è in nostro possesso, con essa possiamo aprire le porte della nostra Troposfera.
Da leggere! Bello anche il formato in mio possesso di Che fine ha fatto Mr Y., con copertina rigida e le pagine verniciate di nero sul bordo.
Vedo davanti a me una riva plasmata dal tempo;
una barca da pesca si solleva su un’onda;
non vi sono impronte sulla sabbia,
più oltre c’è una grotta sconosciuta.
Oppure: un bosco di querce e tassi,
una giumenta scura mi attende per condurmi
dove nulla si muove eppure tutto è vero,
la porta di una baracca e qui, la chiave!
Forse andrò vagando in un campo
Con rossi papaveri su un tappeto verde:
per quanto il pensiero sia stato celato,
nessun dormiente ora può non sognare.
Ovunque prenderò il volo,
la tenebra si muterà in luce.
Genere: fantascienza/thriller
Edito: Newton Compton (2007)
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di Simone Colaiacomo
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