Se esiste una creatura fantastica che potremmo senza indugi considerare sovrana indiscussa, questa è proprio il drago.
Non vi è, infatti, per potenza, eleganza, eterna immortalità, grandezza e infinita conoscenza, essere più completo del drago.
Di libri sui draghi ne troviamo fin troppi, e il rischio di cadere nel “già detto” è dietro l’angolo.
Eppure Dragonero è una saga che ritengo interessante, condita dall’essenza del Fantasy e dà un’originalità che la caratterizza.
Arzhel, mago novizio sta meditando davanti una reliquia che permette a chi vi sta dinnanzi di assorbire un flusso magico che incrementa i poteri: l’Ousia.
Rimane però sbalordito quando vede un cucciolo di drago giacere immobile nella sala del reliquiario del santuario di Rupescissa.
Tale creatura superiore appartiene all’antica genia dei Grandi Draghi Senzienti, i quali avevano dato il nome a ogni cosa quando tutto ebbe inizio.
Tale visione genera stupore, ammirazione e lacrime di gioia in Arzhel.
Altrove in quel momento, sulla cima di una montagna innevata, un maestoso drago nero sta lottando con tutte le sue forze per liberarsi dalla prigione di ghiaccio in cui si è trovato.
Il mondo non sa però che un’antica profezia sta per compiersi, ed è proprio il risveglio dei Draghi.
E i primi a liberarsi dal lungo sonno sono Potente, che è in grado di ricondurre i suoi simili nelle terre dell’Erondàr, vista la sua veneranda età, e un drago rinnegato, uno dei pochi che si erano opposti al patto stretto tra umani e draghi, che costringeva questi ultimi a dover per forza abbandonare quei territori per raggiungere il Continente Nascosto.
Queste creature del cielo mettono ora a repentaglio la vita del genere umano.
Intanto il grande drago nero raggiunge il Cenobio attaccando senza sosta la torre in cui si trova il tabernacolo, fino allo sfinimento.
Ma una possibilità c’è sempre, anche se si tratta di dover trasportare quello che si viene a sapere essere il cucciolo di Potente, oltre la Cintura della Tempesta, una barriera posta a separazione tra il mondo conosciuto e l’attuale dimora dei Draghi.
Ciò va fatto finché è piccolo e gestibile.
Il giovane novizio può essere scortato in questa missione a dir poco suicida solamente da un uomo speciale: Dragonero, il guerriero dal sangue di Drago.
A destinazione, il cucciolo di drago avrebbe potuto, una volta cresciuto, volare dagli altri draghi presenti nel Continente nascosto.
Comunque, una volta libero e maturo, se avvesse manifestato intenzioni ostili, Ian – il vero nome di Dragonero – avrebbe avuto l’incarico di ucciderlo.
Con un portentoso nuvolante dei tecnocrati, il Călăthor, compiono il viaggio accompagnati dall’equipaggio composto da Ian, Arzhel, Sera, Gmor e Myrva, oltre al drago e da due abili tecnocrati, Naa’il e il nostromo Brewal.
Tra Elfi Spettri risvegliati dal Potente, tornati da epoche dimenticate dai più, che hanno consacrato la propria esistenza ai Signori dei Draghi, rocce levitanti chiamate Lame Erranti, che sembrano dirigersi verso di loro con moto inarrestabile, e poi guardie di un Māstarha, amazzoni su sauri volanti, e molto altro non c’è da annoiarsi!
Un viaggio che assume i tratti del graphic novel: non a caso l’autore, Luca Enoch, ha lavorato per anni con Sergio Bonelli.
L’autore ha la capacità di entrare nella mente di Ian e rendere interpretabili nel giusto modo i pensieri del nostro personaggio. Anche gli altri personaggi vengono ben delineati, equilibrando le dinamiche del viaggio dell’eroe con cognizione di causa.
Disponibile nella versione economica e in quella più curata con copertina rigida e anche con illustrazioni interne a colori.
Vasta scelta per un libro molto interessante.
Arzhel sentì le gambe cedere e la testa farsi leggera.
Per un istante gli parve di non reggersi in piedi ma il vecchio mago lo sostenne per un braccio, con inaspettato vigore.
«Hai sentito il flusso di Ousia, vero? L’impeto dell’energia magica pura ti ha fatto vacillare!»
Il tono del mago guardiano esprimeva sincera ammirazione.
«Sei un giovane sensibile e molto ricettivo. Avrai grande giovamento da questa seduta di meditazione.»
Genere: fantasy
Edito: Mondadori (2015)
Prendi la tua copia di Dragonero. Il risveglio del Potente
di Simone Colaiacomo
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