Quale può essere il sogno di una marionetta?
C’è una linea orizzontale che demarca due opposti, come un orizzonte. Ma i fili di una marionetta scendono verticalmente.
La giustizia dovrebbe essere sempre sopra a tutto. Ma può muoversi su quella linea di confine che separa due opposti come cielo e terra, bene e male?
Frederick Lynch lavora per la Blood On The Moon, organizzazione di killer a pagamento fondata dal suocero Mike Berkley, col fine di perseguire quel suo bizzarro e discutibile ideale di giustizia.
Questo senso di giustizia ha reso Frederick un assassino. Ha sulla coscienza il peso di una vita trascorsa nella violenza, nella crudezza di un’esistenza non facile.
Ora la sua vita gli piace, si sente un eroe invincibile, vive nell’agio, ha denaro da spendere, una moglie bellissima e due figli che adora; ma non sempre la vita dentro casa è l’unica a essere vissuta.
Infatti perde la testa per una spogliarellista russa con un passato misterioso.
E arriva il dramma.
L’omicidio di sua figlia lo sconvolgerà, costringendolo a vedere le cose con occhi diversi.
Lui, il giustiziere che punisce i criminali, ora è stato punito a sua volta, e per cosa?
Ma ha senso considerare vittima colui che è stato punito con la morte perché ha generato violenza o ha stuprato o perché è un pedofilo?
Il colpevole diviene anche vittima in una contorta catena di violenze.
Ecco allora che deve dare il via alla caccia. La caccia all’uomo.
Ma qualcosa di sé non torna, non capisce come mai ci sono aspetti della sua vita che non quadra.
Si può vivere un’esistenza da marionetta, guidato dalle mani di qualcuno, come quando ci si sente incagliati in un sogno dal quale non si può uscire?
Stefania Prati ha scritto queste Confessioni di un assassino (sottotitolo del romanzo Il sogno di una marionetta, appena uscito), ricercando nelle pagine noir una sensazione di turbamento che nasce dal personaggio e si espande nel lettore.
La giustizia per il protagonista finisce per avere lo stesso peso che ha il concetto di onestà per un politico corrotto.
I risvolti psicologici sono ben cadenzati e il logorio esistenziale di Fred si presenta di continuo; i personaggi sono descritti mediante i fatti, un modo alternativo e funzionale che facilita il delinearsi delle caratteristiche di ognuno.
E ognuno ha due facce, una che mostra sempre, l’altra che esce quando meno te l’aspetti.
Così come una medaglia ha sempre due lati e passare da uno all’altro può essere fin troppo facile, nella dicotomia di un’esistenza complessa come quella di Fred Lynch.
Non cercatemi, sprechereste solo risorse e tempo:
mio nonno mi ha insegnato bene
come camminare nell’ombra.
Genere: noir
Edito: Self Publishing (2020)
Prendi la tua copia di Il sogno di una marionetta
di Simone Colaiacomo
Della stessa autrice:
Il racconto Il prigioniero (vincitore del premio letterario In poche parole, Nostalgia di casa) e Storie per un anno in cento parole e Sonata verso la quiete (tra i finalisti del premio letterario internazionale città di Pomezia anno 2019).
Ha pubblicato anche il romanzo Ceneri dall’isola che non c’è