Hai mai pensato di pubblicare un libro?

L’editoria è per alcuni una costosa passione, per altri un lavoro, per altri ancora una missione e per qualcuno, purtroppo, una speculazione.

Dico questo perché la mia esperienza personale è quella di chi ha combattuto a lungo contro i mulini a vento, come un moderno Don Chisciotte dell’editoria, accanendomi a suon di colpi di penna affilata contro quegli stampatori che si sono per anni spacciati per case editrici serie.

Ciò che di serio esiste in determinate case editrici – scusami se per scrivere continuo a definirle tali, ma ho bisogno di contestualizzarle, anche se è cristallino il fatto che dovremmo chiamarli tipografi in incognito o stampatori mascherati – è solamente l’introito finale – o dovremmo piuttosto dire iniziale, visto che si fanno pagare dall’Autore alla firma del contratto! – che intascano per svolgere un lavoro… Ops!

Perdonami, è che per scrivere questa frase dovrei mettere, come avrai notato, tanti di quegli incisi che finiremmo per confonderci, io nello scriverla e tu nel leggerla.

Provo a riformulare con periodi brevi: L’Autore incappa nel presunto editore (perdonami, avrai ormai capito cosa intendo!); l’editore invia il contratto pieno di frasi lusinghiere sul manoscritto; l’Autore è felice e appagato e si sente considerato; l’editore propone a un prezzo VANTAGGIOSISSIMO, direi IRRINUNCIABILE, il contratto d’edizione per 200 copie a SOLI 1000€ (anziché 2000€, in offerta SOLO PER LUI!; l’Autore, alla sua prima esperienza, accetta eccitato; l’editore stampa in tempi record il libro (anche in poche settimane); l’Autore fa la sua prima presentazione davanti ai suoi parenti che si complimentano con lui; a questo punto?

Che succede? Interviste? Altre presentazioni? Recensioni? Radio? TV? Fiere?

Nulla. Nulla di tutto ciò. Se sei fortunato, caro il mio Autore – avrai notato che Autore lo scrivo con la maiuscola, mentre editore con la minuscola – hai fatto anche una presentazione!

Ecco cosa è successo davvero.

L’editore intasca subito 1000€, stampa 200 libri spendendo 300€ circa, non fa fare un editing o una minima correzione di bozze – altrimenti chiederebbe altri 200 o 300€ all’Autore, no? –, per far scrivere una prefazione o una quarta di copertina a una firma del settore chiede all’Autore altri 100€, chiamandolo “gettone”, chiedendogli 10€ per un codice ISBN e organizza una presentazione in un locale che chiede altri 100€ per l’affitto della sala, sempre a spese dell’Autore, a cui vanno solo i parenti e gli amici dell’Autore e poi… Stop. Alla ricerca di un altro pollo da spennare – per rimanere in tema di penne! –.

Ora, alla luce di queste dinamiche, che ho vissuto in prima persona più di quindici anni fa (quindi non sto inventando nulla), non sarebbe stato meglio se l’Autore si fosse stampato da solo il libro, in Self-Publishing, facendo solo le copie necessarie, oppure utilizzando le comode piattaforme che stampano on-demand, in modo da non avere spese e vendere lo stesso numero di copie che avrebbe venduto con quello stampatore da quattro soldi? – finalmente l’ho chiamato come avrei sempre dovuto fare! – .

Precisiamo una cosa. Io ritengo che la presenza di un Editore – questa volta è maiuscolo per un motivo ben preciso – sia necessaria per fare un passo avanti, poiché fasi come editing e revisione di bozze sono indispensabili per avere un prodotto finito, strutturato e ben costruito. Il solo estro dell’Autore non basta, ci vuole un punto di vista esterno. E poi l’Editore deve promuovere il libro. Non serve la grande o media casa editrice, anche le piccole realtà possono fare un lavoro valido. Si cresce passo dopo passo, è importante non avere fretta in questo mondo.

L’Editoria va tutelata a qualsiasi costo.

Ti starai domandando: “Cosa c’entra Più Libri Più Liberi nel titolo?

Te lo dico subito.

Più Libri Più Liberi è la fiera della piccola e media editoria che si tiene ogni anno a Roma a cavallo del fine settimana dell’Immacolata e che da due edizioni viene presentata a La Nuvola dell’EUR.

Bene, diciamo che se dovessimo stilare la lista delle case editrici NO EAP e di quelle EAP, temo che evidenzieremmo un netto sbilanciamento in favore delle presenze EAP o comunque la lista sarebbe significativa.

Purtroppo…

EAP, per chi non lo sapesse, è l’acronimo di Edizioni a Pagamento.

Io sogno un mondo in cui l’editoria premi chi scrive qualcosa di innovativo, diverso, speciale, unico, emozionante, distintivo, invitante, coinvolgente, sorprendente, accattivante, intelligente.

Auspico un universo fatto di libri che meritino tale appellativo. Lo stampare e pubblicare un testo solo per farlo è cosa fine a se stessa, non dà qualcosa alla società, non arricchisce il patrimonio culturale e lo spirito. E voglio precisare che un diamante grezzo è sempre un diamante, ma non è un gioiello, perché tale lo rende quasi sempre il lavoro meticoloso di un Editor serio che smussa le parti, toglie ciò che va tolto, rende liscia una parte porosa, trasforma una prima stesura in un Libro Vero.

Io sogno una fiera libraria in cui chi partecipa in qualità di editore possa guardarsi attorno e vedere professionisti del settore, una fiera in cui l’avventore appassionato di letteratura possa avere la certezza che i libri che troverà siano veri Libri, che gli Editori che li propongono siano Editori competenti e seri, senza incorrere in dinamiche figlie dell’indecenza della dimensione EAP.

Più Libri Più Liberi è una grossa opportunità per molti, ma il caos dell’editoria attuale, che non è certo colpa degli organizzatori della fiera romana che offrono uno spazio valido per farsi conoscere e un negozio immenso pieno di libri disponibile per quattro giorni agli amanti della lettura, rende probabilmente confusa l’esperienza.

Sarebbe bello avere una legge che obblighi gli editori a segnalare sui propri siti, sui contratti di edizione, sui loro social, l’indicazione EAP a caratteri cubitali.

La filosofia NO EAP dovrebbe essere la normalità.

Dico questo perché lo scrittore in erba è ignaro del mondo talmente vasto e “insidioso” in cui sta cercando di mettere piede. Sto scrivendo questo articolo per tutelare gli scrittori. Ho dato vita a una casa editrice NO EAP, le Edizioni Horti di Giano, proprio con quest’obiettivo. E se sei qui a leggere, probabilmente avrai già visitato questo sito, avendo ora ben chiaro cosa significhi per noi essere Argonauti dell’Editoria.

Detto questo, ti ricordo che dal 4 all’8 dicembre 2019 ci sarà la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria a Roma, all’interno de La Nuvola, l’affascinante e futuristica struttura realizzata dall’architetto Fuksas.

Io ci sarò, perché lo ritengo un evento importante. Andrò a trovare gli amici editori che in sedici anni di esperienze letterarie ho conosciuto e con cui ho condiviso momenti importanti di crescita.

Quindi viviamo al meglio questo evento, ma voglio dire agli aspiranti scrittori che approfitteranno di Più Libri Più Liberi per cercare di consegnare il proprio manoscritto a una casa editrice, di fare prima una ricerca attenta tramite internet, in modo da capire a chi rivolgersi e a chi no. Inoltre spesso in Fiera non ti danno molto retta e non è detto che troverai l’editore o il direttore editoriale che si occupa delle nuove pubblicazioni. Spesso ci sono collaboratori addetti alle vendite. Ma non voglio demoralizzare nessuno, poiché nel mondo editoriale ci vuole pazienza e non bisogna fermarsi al primo contratto che viene proposto.

La fretta è una pessima consigliera.

Spero che questo mio articolo ti sia stato utile! L’ho scritto col cuore, da autore prima che da editore. Vorrei non far rivivere a nessuno quello che ho passato quando ignoravo certe dinamiche. Una scelta sbagliata può lasciare i segni…

Invece dobbiamo vivere l’esperienza della scrittura e della lettura sempre più liberi…

Ci vediamo a Più Libri Più Liberi!

di Simone Colaiacomo

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