C’è chi ha il vizio del bere, chi delle donne, o del gioco…

lui ha… Il vizio di uccidere!

Gotico italiano – Il vizio di uccidere è un albo innovativo edito dalle Edizioni Horti di Giano, che ha come obiettivo quello di creare un ponte tra le tradizioni culturali e folkloristiche italiane e l’attualità che emerge in questi graphic novel in chiave moderna e tangibile.

L’idea, nata durante il primo lockdown, ha generato un progetto che ha creato altresì un ponte, una rete tra diversi autori (scrittori e disegnatori) che hanno infine plasmato, sotto la supervisione di Simone Colaiacomo, un fumetto che intreccia a sé in ogni volume anche un racconto gotico, incentrando l’attenzione soprattutto su temi sociali importanti e molto attuali.

Per la Santa Candelora, dallinverno semo fora, ma se piove o tira vento dellinverno semo drento!”

Ogni volume, per mantenere l’effetto mistero e gotico dal quale prende il nome, esce trimestralmente, in date legate a quell’aspetto misterico che si affianca a questa dimensione gotica.

Il volume del quale parleremo oggi è uscito il 2 febbraio 2021, data che coincide con la nostra Candelora, ovvero quella festa di fine inverno che, a cavallo tra il primo e il secondo giorno di febbraio, segna l’arrivo della primavera.

“È una strana storia… inquietante, paurosa, una storia folkloristica, ma a cui gli anziani del borgo credono ancora.”

L’albo in questione, e il progetto che rappresenta, è davvero degno di lode.

La sceneggiatura della prima parte del fumetto è interessante e coinvolgente, i disegni nati dalla professionalità di Vincenzo Odore sono davvero una marcia in più per una storia fuori dal comune.

La prima parte, infatti, racconta di Gioacchino de Meo e della sua strana, quanto ai tempi necessaria mansione: il boia.

Ma, in questa recensione, vorrei soffermarmi sulla seconda parte del fumetto, il racconto che nasce dalla penna di Salvatore Napoli: “Ritratto di donna sfregiata”.

“La quotidianità è come un vampiro. Ti succhia via lanima, lentamente. Finché si perde la capacità di immaginare una vita migliore.”

In questo racconto viene trattata una tematica che purtroppo ancora oggi è sempre presente nella nostra società e ancora troppo spesso ne sentiamo parlare nei Tg: la violenza di genere, ovvero quella violenza che racchiude tutte le violenze che si fondano sulla differenza tra uomo e donna.

La protagonista di questa storia è Flora, moglie di un ispettore di polizia che subisce i repentini sbalzi d’umore del marito con i conseguenti attacchi violenti.

Salvatore Napoli, con la sua scrittura minuziosa, è riuscito a trasmettere chiaramente il dolore e il disagio che prova Flora che non riesce a vedere altra soluzione che quella di “subire” fino alla fine dei suoi giorni.

Una storia cruda, violenta, sconvolgente, che ha dell’incredibile se solo non fosse che purtroppo, ancora per molte donne, è solo quotidianità.

“E, mentre lui si denudava del tutto, lei cercò di togliersi la camicetta, cercando di frenare il tremore convulso che le impediva di sfilare i bottoni dalle asole.”

Come tutti i racconti gotici che si rispettano, la storia avrà degli sviluppi misterici che non rispondono alla ragione umana che non sto qui a spiegarvi (perché lo spoiler è reato).

Gotico italiano – Il vizio di uccidere è un albo che merita la lettura e il supporto: non solo per l’unione di più autori e di più arti insieme, ma anche per i temi sociali che vengono affrontati nelle sue pagine e che la casa editrice Horti di Giano ha deciso di continuare a supportare anche nei successivi volumi, apportando in ognuno il logo della mano contro la violenza sulle donne.

Genere: horror/gotico
Edito: Horti di Giano (2021)
Prendi la tua copia di Gotico italiano Vol.1 – Il vizio di uccidere

di Rachele Bini

Se ti appassiona la letteratura gotica, clicca qui e leggi l’intervista a Marco Marra, autore di Racconti sull’innominabile. Il macabro nel Sud Italia!

E non perderti anche quella del coautore dello stesso volume, Gerardo Spirito.

 

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