Che cos’è una sinestesia?

È un tipo di metafora che vede l’accostamento di due parole appartenenti a sfere sensoriali differenti.

Si ritrova spesso in ambito poetico, ed è una delle figure retoriche più controverse e affascinanti in ambito letterario.

Il prof. Elio Tocco ha apposto all’aggettivo “siciliane” a sinestesie, e quale miglior meccanismo romanzesco poteva mai intitolare un saggio come il suo?

Sinestesie siciliane è un viaggio attraverso le storie e le tradizioni che scorrono da quando la stessa terra del sole ne ha memoria. È un crogiolo pittoresco, a volte condito di boutade irriverenti, di elogi, cunti e lezioni di storia dell’arte.

La sapiente, quanto umile, penna del professore Elio Tocco ha saputo tingere la tradizione siciliana di quella luce magica, in grado di far capitolare dentro le pagine e i disegni lo sventurato lettore, il quale, forse, pensa di aprire un innocente e piccolo saggio per passare il tempo. Ma così non è…

In Sinestesie siciliane c’è molto di più di immagini ed elogi.

C’è l’odore del pane cunzatu che, appena sfornato esalta gli effluvi del pomodoro e del basilico…

…c’è il mistero di come i nostri avi hanno “campato” di solo sole e ingredienti poveri, di come la creanza del pranzo domenicale veniva tratta in salvo aprendo la finestra e lasciando che l’olezzo del “sucu fintu” giungesse alle nasche del vicino.

Il racconto di una vita trascorsa, non a vivere, ma a godere vibratamente ogni giorno dell’essere siciliano.

È un saggio rispettoso del settentrionale e dello straniero, e di chi siciliano è ma non conosce o rimembra.

Uno scritto che apre l’uscio del focolare ai lettori viandanti e li invita col suo stilema frizzantino, a tratti poetico, a entrare e farsi avvolgere dal gusto e dalla curiosità.

Non è solo un saggio.

Sinestesie siciliane è l’elogio stesso della Sicilia.

di Viviana Nobile

Genere: saggio
Edito: Strige Edizioni (2020)
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